Mia figlia Emma è molto curiosa; è sempre a domandare,
chiedere, curiosare…e credo che per un/a bambino/a questo sia molto importante
e positivo; ritengo che non accettare passivamente ciò che incontriamo ma porsi
il perché delle cose sia indice di intelligenza.
Senza la curiosità e senza le
domande (e le risposte ovviamente) il
perché delle cose, la mente non lavora e non impara…
La fame di sapere di Emma ci ha
portato un giorno per caso a distinguere tra
ciò che ora esiste e che una volta non c’era….dove “una volta” non
corrisponde ad un tempo molto lontano come nelle favole, ma al periodo in cui
io e mio marito eravamo bambini.
Così è iniziato un gioco che ci
tiene compagnia e ci aiuta a spiegare alla piccola Emma come cambia il mondo
che circonda.
Così un po’ per gioco ci siamo
ritrovati a confrontare la vita dei bambini di oggi e quella di chi
“marmocchio” lo era trenta anni fa !
Siamo passati dalle cose più
ovvie come il telefono cellulare, il computer, le Winx ed Hello Kitty, il dispenser del sapone, etc che facilmente un
genitore riesce a spiegare ad un bambino, ad altre cose che un bambino fa
fatica a pensare che possano Non essere esistite.
Facciamo un esempio: la TV! “Quando io e papà eravamo
piccoli”- abbiamo detto ad Emma- “ il telecomando non esisteva e le immagini
nello schermo erano senza colori, tutto in bianco e nero.”.
Ora, già il fatto che per
cambiare canale ci si dovesse alzare ed arrivare fino alla tv per la piccola è
sembrato molto strano…ma i colori!!!!!!!! Come poteva esistere una tv senza
colori? E soprattutto perché era tutto bianco e nero? E il sole che è giallo
non si vedeva??
Beata fanciullezza! E beati
ricordi…e quante domande!
“Ma se non c’erano i riduttori
per fare la pipì, come facevate a non cadere nel buco del wc?”
Un episodio in particolare mi ha
colpito e credo non solo me.
Mi era venuta a trovare mia nonna
(91 anni il prox giugno, portati bene!), vale a dire la bisnonna di Emma e
Rebecca…ed è partito il gioco, ovviamente con una generazione differente da quella
che solitamente rispondeva ai quesiti della piccola. Quando Emma ha fatto
vedere alla bisnonna le sue scarpette nuove e poi ha chiesto alla bisnonna ( Si
chiama Emma anche lei ;-)) come erano le scarpe quando lei era piccola, mia
nonna le ha raccontato che quando lei era piccola e stava in campagna, le
scarpe non le avevano e camminava scalza…..è stato un ottimo spunto di
riflessione per tutti i presenti, bambina compresa.
A volte non pensiamo a quanto
siamo fortunati per quello che abbiamo e a come il tempo cambia tutto ciò che
ci circonda.
Devo scappare a prendere la bimba a scuola...corroooooooooooooooooo
Nessun commento:
Posta un commento